About
Questo sito è parte del progetto Pietro Bembo’s soundscape: a musical tour in the early modern Italian peninsula (BEMUS), che è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea con il Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 101025775 ed è stato condotto presso l’Università di Padova dall’aprile 2021 al marzo 2023.
L’umanista veneziano Pietro Bembo (Venezia, 1470 – Roma, 1547) è stato una figura centrale del Rinascimento italiano ed europeo. Le sue opere letterarie sono ampiamente note e il suo ricco epistolario attesta i suoi contatti con tutte le figure di spicco del suo tempo e la varietà dei suoi interessi, che spaziano dalla letteratura alle arti. Il progetto mirava a restituire al ritratto di Pietro Bembo la dimensione musicale, finora trascurata negli studi scientifici, prefiggendosi due obiettivi principali: da lato indagare il paesaggio sonoro in cui era immerso, il suo coinvolgimento nell’ambiente musicale, i suoi gusti e opinioni riguardo alla musica e ai musicisti; dall’altro fornire una panoramica completa delle intonazioni musicali dei suoi testi.
Il sito è formato da due sezioni principali. La prima riguarda la musica nelle quattro città in cui Bembo trascorse la maggior parte della propria vita (Ferrara, Urbino, Roma e Padova); la seconda è costituita da un database delle intonazioni musicali dei testi di Bembo composte durante il XVI secolo e la prima metà del XVII.
About
Questo sito è parte del progetto Pietro Bembo’s soundscape: a musical tour in the early modern Italian peninsula (BEMUS), che è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea con il Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 101025775 ed è stato condotto presso l’Università di Padova dall’aprile 2021 al marzo 2023.
L’umanista veneziano Pietro Bembo (Venezia, 1470 – Roma, 1547) è stato una figura centrale del Rinascimento italiano ed europeo. Le sue opere letterarie sono ampiamente note e il suo ricco epistolario attesta i suoi contatti con tutte le figure di spicco del suo tempo e la varietà dei suoi interessi, che spaziano dalla letteratura alle arti. Il progetto mirava a restituire al ritratto di Pietro Bembo la dimensione musicale, finora trascurata negli studi scientifici, prefiggendosi due obiettivi principali: da lato indagare il paesaggio sonoro in cui era immerso, il suo coinvolgimento nell’ambiente musicale, i suoi gusti e opinioni riguardo alla musica e ai musicisti; dall’altro fornire una panoramica completa delle intonazioni musicali dei suoi testi.
Il sito è formato da due sezioni principali. La prima riguarda la musica nelle quattro città in cui Bembo trascorse la maggior parte della propria vita (Ferrara, Urbino, Roma e Padova); la seconda è costituita da un database delle intonazioni musicali dei testi di Bembo composte durante il XVI secolo e la prima metà del XVII.
CITTÀ
La sezione CITTÀ contiene informazioni sulle quattro città in cui Bembo trascorse la maggior parte della propria vita ed ebbe i contatti più significativi con la musica e i musicisti: Ferrara, Urbino, Roma e Padova. Per ogni città vengono fornite informazioni sugli anni che Bembo vi trascorse, una breve panoramica della vita musicale della città in quel periodo specifico e dettagli riguardo all’esperienza musicale di Bembo. Per approfondimenti, si veda la BIBLIOGRAFIA.
Padua
Ferrara
Rome
Urbino
Bibliografia
Questa bibliografia non ha la pretesa di essere esaustiva, ma ha solo lo scopo di contestualizzare e approfondire le informazioni presentate sul sito.
Bembo’s life
Luca Marcozzi, “Pietro Bembo nella Roma di Leone X: diplomazia, epistolografia e letteratura alla corte del papa Medici”, in Leone X: Finanza, mecenatismo, cultura. Atti del Convegno Internazionale Roma, 2-4 novembre 2015, ed. Flavia Cantatore (Roma: Roma nel Rinascimento, 2016), 553–63.
Carlo Dionisotti, “Bembo, Pietro”, Dizionario biografico degli Italiani, vol. 8, 1966 (https://www.treccani.it/biografico/index.html)
Vittorio Cian, Un decennio della vita di M. Pietro Bembo (1521-1531): appunti biografici e saggio di studi sul Bembo: con appendice di documenti inediti (Torino: Loescher, 1885)
Reference editions of Bembo’s works mentioned in the website
Asolani
Pietro Bembo, Gli Asolani, ed. Giorgio Dilemmi (Firenze: Accademia della Crusca, 1991).
Carminum libellus
Pietro Bembo, Lyric Poetry. Etna, ed. Mary P. Chatfield, The I Tatti Renaissance Library (Cambridge, MA: Harvard University Press, 2005).
Lettere
Pietro Bembo, Lettere, ed. Ernesto Travi, Collezione di opere inedite o rare, 4 vols. (Bologna: Commissione per i testi di lingua, 1987–1993).
Prose
Pietro Bembo, Prose della volgar lingua: L’editio princeps del 1525 riscontrata con l’autografo Vaticano latino 3210, ed. Claudio Vela, Testi e Studi di Filologia e Letteratura (Bologna: CLUEB, 2001).
Rime
Pietro Bembo, Le rime, ed. Andrea Donnini (Roma: Salerno Editrice, 2008).
Stanze
Pietro Bembo, Stanze, ed. Alessandro Gnocchi (Firenze: Società editrice fiorentina, 2003).
Bembo and music
Cristina Cassia, “Pietro Bembo e l’ambiente musicale padovano”, in Musica e cultura nella Padova di Pietro Bembo, ed. Cristina Cassia, Studi e saggi, 57 (Lucca: LIM, 2023), 3–24.
John Griffiths, “Bembo to Barbetta: Lutes, Lutenists and Luthiers in Cinquecento Padua”, in Musica e cultura nella Padova di Pietro Bembo, ed. Cristina Cassia, Studi e saggi, 57 (Lucca: LIM, 2023), 25–38.
Gabriele Taschetti, “Claudio Monteverdi, Pietro Bembo e il computer. Appunti per un’analisi digitale del Secondo libro de madrigali”, in Musica e cultura nella Padova di Pietro Bembo, ed. Cristina Cassia, Studi e saggi, 57 (Lucca: LIM, 2023), 39–65.
Cristina Cassia, “Séverin Cornet e ‘Quant je pense au martire’: circolazione e ricezione di una canzonetta di Pietro Bembo”, Textus et musica, 5 (2022). link
Cristina Cassia, “Bembo, Palestrina, and an English ‘contrafactum’: A Cross-Cultural Translation of ‘Gioia m’abond’al cor’ and its Issues”, Musica Iagellonica, 13 (2022), 43–67. link
Cristina Cassia, “Pietro Bembo and Music Patronage”, in Music Patronage in Italy, ed. Galliano Ciliberti, Studies on Italian Music History, 15 (Turnhout: Brepols, 2021), 243–66.
Katelijne Schiltz, “Bella guerriera mia (München, Bayerische Staatsbibliothek, Mus.ms. 1503g) und Pietro Bembos Kriegesdienst der Liebe”, Musik in Bayern, 84 (2019), 78–104. link
Iain Fenlon, “Pietro Bembo’s Musical World”, in Pietro Bembo e le arti, eds. Guido Beltramini, Howard Burns, Davide Gasparotto (Venezia: Marsilio, 2013), 267–80.
Dean T. Mace, “Pietro Bembo and the Literary Origins of the Italian Madrigal”, The Musical Quarterly, 55/1, (1969), 65–86.
Music in Ferrara
Elizabeth Randell Upton, “Lucrezia Borgia’s Voice”, in Uncovering Music of Early European Women (1250–1750), ed. Claire Fontijn (New York: Routledge, Taylor & Francis Group, 2020), 125–142.
Laura Moretti, “Spaces for Musical Performance in the Este Court in Ferrara (c. 1440–1540)”, in The Music Room in Early Modern France and Italy: Sound, Space and Object, eds. Deborah Howard and Laura Moretti (British Academy, 2012), 213–36.
David Fallows, Josquin, Epitome Musical (Turnhout: Brepols, 2009), 235–271.
Lewis Lockwood, Music in Renaissance Ferrara 1400-1505: The Creation of a Musical Center in the Fifteenth Century (Oxford University Press, 2009).
Paul Merkley and Lora Merkley, “Aspects of Sacred Music and the Network of Patrons at Court during the Time of Ercole d’Este”, in Cappelle Musicali Fra Corte, Stato e Chiesta Nell’Italia del Rinascimento: Atti del Convegno Internazionale (Camaiore, 21-23 Ottobre 2005), eds. Franco Piperno, Gabriella Biagi Ravenni, e Andrea Chegai, Historiae Musicae Cultores, 108 (Firenze: Olsckhi, 2007), 191–229.
William F. Prizer, “Isabella d’Este and Lucrezia Borgia as Patrons of Music: The Frottola at Mantua and Ferrara”, Journal of the American Musicological Society, 38/1 (1985), 1–33.
Alessandro Luzio e Rodolfo Renier, “Commedie classiche in Ferrara nel 1499”, Giornale storico della letteratura italiana, 11 (1888), 177–89.
Music in Rome
Blake Wilson, Singing to the Lyre in Renaissance Italy: Memory, Performance, and Oral Poetry (Cambridge: Cambridge University Press, 2020), 337–405.
Anthony M. Cummings, The Lion’s Ear: Pope Leo X, the Renaissance Papacy, and Music (The University of Michigan Press, 2012).
Anthony M. Cummings, “Informal Academies and Music in Pope Leo X’s Rome”, Italica, 86/ 4 (2009), 583–601.
Anthony M. Cummings, “Three gigli: Medici Musical Patronage in the Early Cinquecento”, Recercare, 15 (2003), 39–72.
Klaus Pietschmann, Kirchenmusik zwischen Tradition und Reform: Die päpstliche Kapelle und ihr Repertoire unter Papst Paul III. (1534–1549), Capellae apostolicae sixtinaeque collectanea acta monumenta 11 (Città del Vaticano, 2000).
Richard Sherr, Music and Musicians in Renaissance Rome and Other Courts (Ashgate, 1999).
Bonnie J. Blackburn, “Music and Festivities at the Court of Leo X: A Venetian View”, Early Music History 11 (1992), 1–37.
Music in Urbino
Blake Wilson, Singing to the Lyre in Renaissance Italy: Memory, Performance, and Oral Poetry (Cambridge: Cambridge University Press, 2020), 283–303.
Luciana Miotto, “Leonora Gonzaga della Rovere (1493–1550)”, Studi pesaresi, 4 (2016), 46–69.
Anna Maria Salvadè, “Per un carme del Castiglione latino”, in Imitar gli antichi: appunti sul Castiglione, ed. Anna Maria Salvadè (Milano: Unicopli, 2006), 11–32.
Maria Cecilia Clementi, La cappella musicale del Duomo di Gubbio nel ’500: con il catalogo dei manoscritti coevi, Quaderni di Esercizi: musica e spettacolo (Perugia: Centro di studi musicali in Umbria, 1994).
Music in Padua
Cristina Cassia (ed.), Musica e cultura nella Padova di Pietro Bembo, Studi e saggi, 57 (Lucca: LIM, 2023).
Elda Martellozzo Forin, “Musica tra le pareti domestiche a Padova nei secoli XV e XVI: dagli ensemble di docenti universitari ai singoli strumenti di studenti e commercianti”, in Music in schools. From the Middle Ages to the Modern Age, ed. Paola Dessì (Turnhout: Brepols, 2021), 113–42.
Guido Beltramini, “Spaces for Music in Sixteenth-Century Paduan Courts”, in The Music Room in Early Modern France and Italy, eds. Deborah Howard and Laura Moretti (Oxford: Oxford University Press, 2012), 177–94.
Francesco Liguori, L’arte del liuto: le botteghe dei Tieffenbrucker prestigiosi costruttori di liuti a Padova tra il Cinquecento e il Seicento, Quaderni dell’artigianato padovano (Saonara: Il Prato, 2010).
Laura Moretti, “‘Quivi si essercitaranno le musiche’: La sala della musica presso la ‘corte’ padovana di Alvise Cornaro”, Music in Art, 35/1–2 (2010), 135–44.
Laura Moretti, “The Function and Use of Musical Sources at the Paduan ‘Court’ of Alvise Cornaro in the First Half of the Cinquecento”, Journal of the Alamire Foundation, 1 (2010), 47–61.
Franco Colussi, “Una ‘societas ad sonandum’ costituita a Padova nel 1531”, Rassegna veneta di studi musicali, 5–6 (1990 1989), 361–69.
Elda Martellozzo Forin, “Il maestro di liuto Antonio Rota e studenti dell’Università di Padova suoi allievi”, Atti e memorie della Accademia Patavina di scienze, lettere ed arti, 79 (1966-1967), 425–43.
Repertoires
DIAMM: The Digital Image Archive of Medieval Music (https://www.diamm.ac.uk/)
RePIM: Repertorio della Poesia Italiana in Musica, 1500-1700, ed. Angelo Pompilio (http://repim.muspe.unibo.it/)
RISM: Répertoire international des Sources Musicales (https://rism.info/)
VOGEL: Emil Vogel, Alfred Einstein, François Lesure, Claudio Sartori, Bibliografia dell musica italiana vocale pubblicata dal 1500 al 1700 (Pomezia: Staderini – Minkoff), 1977.
BACKGROUND
Jacques Arcadelt, Quand’io penso al martire (Il primo libro di madrigali… a quatro, Venezia, 1539)
credits: München, Bayerische Staatsbibliothek, 4 Mus.pr. 95 (https://www.digitale-sammlungen.de/en/view/bsb00071893?page=60,61)
CC BY-NC-SA 4.0